lunedì 17 gennaio 2011

Unico tra gli Unici.

Beppe Sannino. Unico tra gli Unici. Demiurgo di questa squadra che stupisce, non per i risultati, ma per la gioia che esprime in campo giocando a pallone. E lui davanti a quella panchina, a urlare a squarciagola, come se la sua voce fosse la bussola che guida questa squadra, ogni volta, alla prestazione migliore possibile.
Questo Varese è la creatura divina di mister Sannino. Un gruppo di ragazzi che non sembrano i classici calciatori visti in tv. Ragazzi della porta accanto, umili sempre, gentili, con il sorriso innocente di chi vive questo sport con passione vera.
Un Varese che "mata" il Toro granata ormai scornato, con tifosi in pesante contestazione verso la presidenza granata rea di non ridare a questa squadra l'anima che fu di un tempo glorioso.
Frara prende il posto di Buba in campo, ha la possibilità di dimostrare tutto il suo valore: non tradisce, anzi sembra voler ripagare il posto da titolare con un gran gol dalla distanza, che non lascia scampo al portiere granata.
Poi il raddoppio di Dos Santos, su un capolavoro firmato Zecchin e Carrozza impressionante. E il nuovo entrato Concas, che in due giri d'orologio mette il sigillo sul risultato. "Ha un gran culo" mi dirà Sannino in sala stampa, ma in due minuti il "ragazzo" è andato prima davanti porta e poi ha gonfiato la rete, dimostrando in uno scorcio di partita la grinta che deve averlo fatto balzare agli occhi di questa società.
E Beppe Sannino, espulso dal campo si attacca alla rete, urla più che può per farsi sentire dai suoi ragazzi rinchiuso tra le mura degli spalti. E li guida, con lo sguardo, i gesti, il cuore.
Quel cuore che non lascia mai nello spogliatoio neppure durante gli allenamenti, quella mente che sembra non trovare ami pace, giorno dopo giorno.
Senza voce, ma con quegli occhi azzurri come il cielo che parlano da sè, guarda i risultati, senza esternare quasi nulla, ma basta guardare l'espressione serena per capire a cosa sta pensando.
"Questi ragazzi sono unici, parlate con loro, non con me!". Si Beppe, lascia la scena a loro, ma tu rimani in regia perchè questo Varese ha in sè la tua anima.

(Foto: Gianluca Bertoni)

venerdì 7 gennaio 2011

IN ALTO I CALICI

Un brindisi al nuovo anno, che porti via tutto ciò che di negativo assilla la mia mente.
Un brindisi che porti un po' di saggezza anche a me, per non ricadere negli stessi errori.
Un brindisi con qualcosa di secco, che inaridisca un po' il mio cuore, perchè a furia di donarne piccoli pezzi comincio a sentirmi debole.
Un brindisi a tutti affinchè si possa vivere, in questo piccolo lasso di tempo che ci è concesso, con il sorriso sulle labbra e la voglia di mostrarlo.
Un brindisi anche a te, che il mio cuore l'hai rapito. Ridammelo, non buttarlo via. Tu non ne hai bisogno,ma per me è vita.