domenica 29 dicembre 2013

Unforgettable Matteo!

Manchi. Lo sapevo già che avrei sentito quel vuoto in fondo all'anima. Stasera dopo tanto tempo sono tornata lì dove ti ho conosciuto. In quel palazzetto gremito, dietro a quella ringhiera, su quegli scalini dai quali ho urlato per due anni il tuo nome. Tu, che mi hai fatto amare questo sport, ora guardi tutti dall'alto. Alzando la testa, volgendo lo sguardo per controllare la mia postazione ho visto srotolare il tuo poster. La tua immagine che sovrasta i nostri sguardi, tu con quel simbolo di vittoria che, ai tempi, null'altro era se non la chiamata di uno schema. Matteo quanto mi manchi! E' stato davvero strano tornare, è cambiato molto attorno a me, non sono cambiati i valori che tu hai lasciato a questo gruppo. Ora qualcun altro gioca con quel numero sulla schiena e lo porta con onore. Ma tu, Matteo, tu non eri solo il giocatore su quel parquet, ma l'uomo dentro e fuori dal campo. Un ragazzo che si è fatto voler bene e che ha dato tanto a chiunque si trovasse sulla stessa via. Quella luce, che illumina il tuo volto, non si spegnerà mai in fondo al mio cuore.