venerdì 18 novembre 2011

TANTI AUGURI CAMPIONE!

Non ho una testata che possa ospitare queste mie parole, dunque approfitto del mio semplice blog, che raccoglie le emozioni vere di questa mia vita.
Oggi è un giorno particolare, il compleanno di un calciatore che mi colpì dal primo giorno.
Carattere deciso in campo, tecnica sopraffina, uno stacco imperioso in area di rigore. La sfortuna l'ha bloccato ancora , questa volta c'è voluto un passaggio sotto ai ferri per farlo tornare decisamente in forma, ma tanto lo si sa, la gente come lui non molla. Mai.
Avversario sempre corretto, i classici calciatori contro cui è un onore combattere, compagno di squadra leale e saggio, come in più occasioni mi hanno raccontato i suoi amici.
Un giocatore che guarda ancora il calcio come quello sport che fa battere il cuore, lui che nel calcio ha introdotto innovazioni incredibili, alle quali mi sono potuta ispirare nel mio lavoro di tesi.
Una persona schietta, sincera, umile, disponibile, altruista.
Un ragazzo perbene, in un mondo che non ti lascia a volte il tempo per poterlo apprezzare.
Per questo ci tenevo a scrivere qualche riga. Scripta manent dicevano gli antichi.
E nell'augurarti un recupero record, sperando di poterti rivedere su quel campo verde a correre incontro al pallone, oggi voglio anche augurarti

BUON COMPLEANNO GIULIANO!!!

domenica 13 novembre 2011

UNISCITI AL BRANCO!

E chi l'avrebbe detto! Oddio, a dire il vero sarebbe stato pronosticabile visto il mio amore smodato per ogni genere di sport, ma non credevo che il basket potesse entrare di prepotenza tra i "preferiti".
Uno sport che tecnicamente conosco poco. Non dal punto di vista delle regole basilari, ovviamente. Non riesco a seguirne la tattica, ma mi affascina. Soprattutto quando chi lo interpreta lo fa da assoluto protagonista.
Perchè non sono gli oltre 200 cm della maggior parte dei giocatori ad impressionarmi, o la loro facilità nell'arrivare a canestro. In effetti il ruolo che prediligo è qeullo degli uomini più normali, i non giganti del basket che però sono i veri protagonisti del gioco.
E se dovessi fare un nome è scontato dire che sono state le movenze di Bertolazzi, playmaker della Paffoni, ad avermi impressionata. Perchè anche quando vedevo Varese, non sono mai stata colpita così a fondo da attendere con spasmo la prossima partita. E vedere il basket in tv non è lo stesso che vivere il parquet live.
Ed eccoci dunque a commentare, sottolineare direi con un termine più adeguato, le movenze di questo interprete.
La velocità d'esecuzione, la fantasia sotto canestro, le finte, le movenze leggere rispetto alla pesante fisicità di altri giocatori. L'inventiva, la genialità di alcune giocate e quei palloni da tre che in riscaldamento uno dopo l'altro entrano nel canestro senza quasi sfiorarlo. Una tecnica sopraffina affidata ad una mente tattica eccellente.
Ecco cosa mi ha colpito. Quando in campo c'è Gnegno, come viene chiamato da chi lo conosce molto meglio di me, il gioco cambia, i compagni gli affidano i palloni quasi fossero dei gioielli preziosi che lui deve custodire e far fruttare.
Ecco. Senza poter parlare estesamente di tecnica questo è ciò che per ora mi ha colpito di questo giocatore, artefice della mia passione verso una squadra che nell'ululato del palazzetto cerca e forma il branco, a cui mi sono unita anche io!