martedì 29 aprile 2014

L'attesa

Pochi giorni, pochissimi anzi. Si possono quasi trasformare in ore. Con me ci saranno amici cari, persone con cui sono cresciuta, la mia famiglia. In questo giro di boa che la vita mi concede sarò con delle persone speciali.
Ognuno di loro, senza farlo apposta, segna una tappa fondamentale del mio percorso. Chi mi ha dato la vita, chi mi ha vista muovere i primi passi nel mondo, chi mi ha conosciuta già grande, ma grandi non lo siamo mai abbastanza, chi ha sofferto con me il percorso di studi che poi ho lasciato, chi invece mi ha dato la carica verso nuovi traguardi, chi mi accompagna nel rituale che precede ogni partita, chi ho conosciuto strada facendo, scoprendo un'anima ricca di emozioni. E ancora chi, nel periodo più nero, mi ha ridato la speranza di un posto nel mondo.
Difficile interpretare queste parole, se non si è protagonisti del racconto. Anche chi non ci sarà, ma ha condiviso un percorso importante, si sentirà quasi taggato nelle mie parole. Gli altri....

giovedì 24 aprile 2014

Riflessioni sparse....

Sono assente da un po'. Vero. Anche se avrei scritto più che volentieri in tante occasioni. Ma ci sono emozioni così intime e personali che guai a metterle alla mercè del pubblico finchè non si sono esaurite, depotenziate, dissolte. Perchè sono emozioni che a volte sfociano nella rabbia e il sentimento nero non è quello che di solito mi sorregge nello scrivere.
E' tempo di bilanci, quasi, tra qualche giorno sarò protagonista di una svolta nella mia vita. I miei primi quarant'anni, forse potrei anche scrivere un libro...ma l'han già fatto e a me piace essere originale.
Se dovessi tirare le somme, in una sorta di bilancio a partita doppia, mi ritengo fortemente in credito nei confronti della vita. Come in ogni svolta netta della mia esistenza, al momento di ricevere mi trovo coinvolta in una sorta di sciopero. Eh il caso.... Così capita, come già un anno e mezzo fa, che mi trovi a tirare delle spesse righe su alcune voci di quel famoso bilancio, nella speranza di poterle eliminare per sempre. Ho imparato, di questi tempi, che a volte essere egoisti è una forma di difesa, una sorta di strategia per la sopravvivenza. Ho altresì imparato che certi atteggiamenti però, non possono essere costruiti artatamente, fanno parte del bagaglio di valori e controvalori acquisiti nel corso della vita, trasmessi e assorbiti come spugne soprattutto nei primissimi anni di esistenza. Io sono una spugna secca, evidentemente, e quando a pioggia distribuivano l'arte della sopravvivenza, ho aperto l'ombrello (già allora avevo paura che si arricciassero i capelli, evidentemente!!).
C'è gente nata per essere protagonista, c'è gente nata per rimanere dietro le quinte a guardare la loro esibizione. Ma il tempo racconta che quell'essenza, dietro le quinte, ha guidato numerose stelle sul palco, che poi sono diventate meteore.
In questi mesi ho capito come non voglio essere nella vita, ho capito che valori difendere, ho capito quanto possono essere false le persone. Non mi sono mai avvalsa della facoltà dell'essere opportunista, ne rifiuto il concetto a priori. Eppure il mondo insegna che in questo delicato momento storico il mondo è in mano a loro: a chi è capace di calpestare gli altri per emergere, per salire più in alto o semplicemente per respirare a pelo d'acqua cercando di non annegare.
Preferisco esercitare le mie doti di apnea, per poi tornare a respirare a pieni polmoni in totale autonomia. E chissà... magari mi spunteranno le branchie....