Sono assente da un po'. Vero. Anche se avrei scritto più che volentieri in tante occasioni. Ma ci sono emozioni così intime e personali che guai a metterle alla mercè del pubblico finchè non si sono esaurite, depotenziate, dissolte. Perchè sono emozioni che a volte sfociano nella rabbia e il sentimento nero non è quello che di solito mi sorregge nello scrivere.
E' tempo di bilanci, quasi, tra qualche giorno sarò protagonista di una svolta nella mia vita. I miei primi quarant'anni, forse potrei anche scrivere un libro...ma l'han già fatto e a me piace essere originale.
Se dovessi tirare le somme, in una sorta di bilancio a partita doppia, mi ritengo fortemente in credito nei confronti della vita. Come in ogni svolta netta della mia esistenza, al momento di ricevere mi trovo coinvolta in una sorta di sciopero. Eh il caso.... Così capita, come già un anno e mezzo fa, che mi trovi a tirare delle spesse righe su alcune voci di quel famoso bilancio, nella speranza di poterle eliminare per sempre. Ho imparato, di questi tempi, che a volte essere egoisti è una forma di difesa, una sorta di strategia per la sopravvivenza. Ho altresì imparato che certi atteggiamenti però, non possono essere costruiti artatamente, fanno parte del bagaglio di valori e controvalori acquisiti nel corso della vita, trasmessi e assorbiti come spugne soprattutto nei primissimi anni di esistenza. Io sono una spugna secca, evidentemente, e quando a pioggia distribuivano l'arte della sopravvivenza, ho aperto l'ombrello (già allora avevo paura che si arricciassero i capelli, evidentemente!!).
C'è gente nata per essere protagonista, c'è gente nata per rimanere dietro le quinte a guardare la loro esibizione. Ma il tempo racconta che quell'essenza, dietro le quinte, ha guidato numerose stelle sul palco, che poi sono diventate meteore.
In questi mesi ho capito come non voglio essere nella vita, ho capito che valori difendere, ho capito quanto possono essere false le persone. Non mi sono mai avvalsa della facoltà dell'essere opportunista, ne rifiuto il concetto a priori. Eppure il mondo insegna che in questo delicato momento storico il mondo è in mano a loro: a chi è capace di calpestare gli altri per emergere, per salire più in alto o semplicemente per respirare a pelo d'acqua cercando di non annegare.
Preferisco esercitare le mie doti di apnea, per poi tornare a respirare a pieni polmoni in totale autonomia. E chissà... magari mi spunteranno le branchie....